COVID-19. LA UIL PA VVF VENETO CHIEDE TERMOSCANNER E MONITORAGGIO DEGLI ACCESSI NELLE SEDI DI SERVIZIO

covid-19 termoscanner
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COVID-19 NOTA UIL PA VENETO AL DIRETTORE REGIONALE

Egregio Direttore,
in considerazione del DPCM del 13 ottobre 2020 art. 1 – “Misure urgenti di contenimento del contagio sull’intero territorio nazionale”; della circolare CNVVF n. 18085 del 16 ottobre 2020 “Aggiornamento delle misure di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19”, in cui si prende atto della recente evoluzione dell’emergenza epidemiologica, riscontrando aumenti di contagi e del numero dei ricoverati, si aggiornano e integrano le misure atte a contenere e gestire l’emergenza pandemica in atto. Stando in linea con quanto riportato nella circolare CNVVF n. 9520 del 25-05-2020 “Misure per il contrasto al rischio di contagio da SARS-CoV-2 nei luoghi di lavoro per il personale del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco”, dove al punto 3.1.5 Gestione entrata/uscita dei lavoratori, così viene riportato: “al fine di evitare il contagio si dovranno adottare sistemi di misurazione della temperatura corporea che non richiedano il contatto fisico, anche portatili (termometri a infrarossi o termoscanner a distanza), con l’obiettivo di identificare anticipatamente condizioni di infezione con lieve sintomatologia.”

La nostra Segreteria Sindacale ritiene opportuno che tutte le sedi di servizio VVF del Veneto siano dotate di lettori termoscanner frontali a infrarossi per la rilevazione della temperatura corporea, non soltanto per il monitoraggio del personale operativo e amministrativo in servizio, ma anche per tutti coloro che accedono all’interno delle nostre caserme a vario genere: addetti al servizio mensa, fornitori, addetti alle pulizie, visitatori occasionali, ecc.; applicando il punto 3.1.13 (sempre riferito alla circolare CNVVF 9520 del 25-05-2020): Accesso degli esterni nelle sedi di servizio. “L’accesso degli esterni nelle sedi di servizio deve essere il più possibile limitato. Nei casi ritenuti necessari si dovranno organizzare gli accessi per appuntamento, limitando al minimo il numero degli ingressi, consentire l’accesso soltanto con appositi strumenti di prevenzione del contagio (mascherine); inoltre, si potrà eseguire il rilievo della temperatura corporea all’ingresso secondo le procedure previste indicate al punto 3.1.5.”

Questa disposizione va applicata in tutti i Comandi del Veneto, tutte le sedi distaccate VVF devono essere attrezzate per garantire la sicurezza al proprio interno, attraverso personale e mezzi idonei in grado di monitorare lo stato di salute di chi accede a vario titolo presso le nostre caserme, dove quasi sempre non sono previsti controlli di nessun genere, nessuna sorveglianza degli ingressi, nessun monitoraggio della temperatura, lasciando libero accesso a chiunque voglia entrare.
Una situazione diventata insostenibile se teniamo conto dell’attuale emergenza pandemica mondiale in cui stiamo vivendo, per tali ragioni chiediamo alla SV di intervenire quanto prima per trovare soluzioni adeguate atte a garantire la sicurezza e la salute presso tutte le sedi di servizio VVF in Veneto.
Restando in attesa di Vostro riscontro, si coglie l’occasione per rivolgere i Nostri più cordiali saluti.

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