Nel corso dell’incontro abbiamo evidenziato il paradosso di un percorso che dovrebbe valorizzare il personale piuttosto che amplificare e radicare problematiche derivanti da un riordino imposto e fallimentare; ne rappresentano palese dimostrazione i vari intoppi, le forti penalizzazioni, le innumerevoli situazioni di disparità e “scavalco”, condizioni non ammissibili nell’ottica di una necessaria qualificazione del Corpo Nazionale.
I provvedimenti dell’Amministrazione non solo non rispondono alle aspettative ed alle esigenze del personale specialista ma deludono anche il personale generico, al quale è stato negato lo strumento della selezione interna. A tal proposito è stato rappresentato con fermezza che la UIL PA VVF non può assolutamente tollerare alcuna differenziazione tra percorsi. Il sistema delle selezioni va revisionato, migliorato ed applicato anche al restante personale. Risulta incomprensibile, infatti, il variegato sistema di criteri di valutazione rispetto ad un processo di riqualificazione che dovrebbe essere omogeneo tra tutte le figure. Riteniamo impensabile procedere a selezioni interne che fanno emergere criticità ed incongruenze mai risolte e, dunque, venute ad aggravarsi, che rappresentano veri e propri ostacoli a percorsi di sviluppo e progressione delle carriere posti da un’Amministrazione che non offre risposte nemmeno ai ruoli di particolare responsabilità (che oggi il personale svolge per mero spirito di appartenenza).
Un regolamento di selezione interna non può essere adeguatamente strutturato senza il preventivo superamento di criticità organizzative ed ordinamentali. Si pensi ad esempio al personale elisoccorritore, sul quale gravano problemi di inquadramento mai risolti, (come, ad esempio, quello del personale CS).
Non comprendiamo le ragioni per cui non si vogliano ancora trovare adeguate soluzioni a problematiche come quelle della mobilità, del riconoscimento dei titoli, dei punteggi per l’anzianità (anche in questo caso diversificati tra il personale). Non si capisce se si voglia penalizzare o valorizzare l’anzianità (a tal proposito ci sono esempi eclatanti di titoli che si sbilanciano eccessivamente a discapito dell’anzianità). Che dire, poi, del problema nautici di coperta, che hanno bisogno di una sanatoria, di una soluzione concreta ad un problema fortemente penalizzante. Ci saranno problemi anche con l’accertamento dei titoli. Riteniamo, infatti, che in molti Comandi non ci siano idonee condizioni tecniche volte all’accertamento e alla certificazione dei titoli in modo organico ed omogeneo su tutto il territorio nazionale, a meno che questi vengano riconosciuti per le prossime decorrenze.
Come si può discutere di un regolamento di selezione che non offre risposta nemmeno alle figure di particolare responsabilità, soprattutto per i sommozzatori ed il personale aeronavigante? L’Amministrazione ha più volte dichiarato la necessità di rivedere con norme specifiche il D.Lgs 127/2018 ma continua, invece, a perseverare nel creare disparità tra il personale. Serve, dunque, un momento di confronto serio e rispettoso di tutti; servono criteri chiari, trasparenti, uniformi per tutto il personale, ma soprattutto logici, altrimenti continueremo a discutere di provvedimenti che dispongono tutto ed il contrario di tutto. Il recente riordino ha dato “risposta” alle sollecitazioni delle varie componenti del Corpo, privandolo della necessaria omogeneità di trattamento del personale; e per questo va necessariamente revisionato. L’Amministrazione non si trinceri dietro la necessità di non bloccare i concorsi nelle more della revisione ordinamentali, perché solo un corretto intervento può mitigare e non accentuare le storture del riordino! L’Amministrazione ha chiesto l’invio di contributi scritti che non mancheremo di far pervenire recependo le osservazioni che giungono dal personale, augurandoci che vengano, per una buona volta, recepiti e seriamente valutati.
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