Nota UIL PA VVF, Pianificazione strategica del personale del CNVVF – Richiesta intervento straordinario.

Al Ministro dell’Interno
Prefetto Matteo Piantedosi

Al Sottosegretario di Stato
Onorevole Emanuele Prisco

Al Capo Dipartimento dei Vigili del Fuoco e del S.P.D.C.
Prefetto Dott. Renato Franceschelli

Al Capo del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco
Ing. Carlo Dall’Oppio

E p.c: Al Capo Ufficio III Relazioni
Sindacali
Viceprefetto Dott.ssa Renata Castrucci

Oggetto: Pianificazione strategica del personale del CNVVF – Richiesta intervento straordinario.

Gentile Sig. Ministro, Egr. Sig. Sottosegretario,
in relazione alla dotazione organica del CNVVF, dal documento concernente l’oggetto, emerge una
narrazione dello stato dell’arte del Corpo che è molto distante dalla realtà e totalmente insufficiente
rispetto alle richieste di sicurezza dei cittadini.
Ci riferiamo, nello specifico, alla grave insufficienza di personale che riguarda i ruoli operativi e tecniciamministrativi
(3612 unità) e che è puntualmente palesata dal documento a margine indicato, ma soltanto
in relazione alla differenza tra organico teorico e quello effettivo, che comunque risulta significativa,
cronica e preoccupante.
La realtà, tuttavia, è molto più grave rispetto alle esigenze numeriche dei presidi operativi sul territorio,
atteso che l’attività del vigile del fuoco prevede interventi di soccorso che, in molti casi, sono connotati da
elementi tecnici molto complessi che richiedono una formazione, un aggiornamento e un addestramento
costante, con conseguente sottrazione del personale dal dispositivo di soccorso; inoltre, in ragione dei
limiti disposti dal D.Lvo 127/2018 e a causa della professione altamente usurante del Vigile del fuoco,
molti colleghi, loro malgrado, sono sottratti dal soccorso tecnico urgente e subiscono un mutamento di
funzioni e trasferimento di ruolo per sopravvenuta inidoneità psico/fisica.
A queste assenze devono aggiungersi quelle determinate dalle visite mediche in servizio, dai permessi
per leggi speciali, le assenze del personale utilizzato nei servizi tecnici, nei laboratori, nei magazzini e tutto
quel personale operativo che, a causa della notevole carenza di personale tecnico professionale, viene
utilizzato nei settori amministrativi, dove persiste un 45% (ispettori LG) e 25% (operatori e assistenti) di
carenza che mette a rischio l’efficace funzionamento delle strutture del CNVVF.

Tutto questo si traduce in una situazione drammatica, che può essere sintetizzata nei seguenti numeri:
1) Circa un milione d’interventi in un anno e, per molti dei quali, è richiesta una notevole professionalità
tecnica, anche di natura specialistica.
2) Soltanto 4500-5000 unità in servizio, di giorno e di notte, devono garantire la sicurezza di un Paese
intero.
Il quadro sopra descritto, che non trova riscontro nel documento di programmazione del PIAO relativo
al triennio 2024-2026, sarà ulteriormente aggravato a causa dei prossimi pensionamenti (3759 nel
prossimo triennio, dati contrastanti e preoccupanti con il precedente PIAO 2023_2025!) dell’evento
Giubilare 2025 e dalle conseguenze dei mutamenti climatici che, già da adesso, incrementano la frequenza
e l’intensità dei fenomeni atmosferici, con inevitabili conseguenze sulla professione del vigile del fuoco.
Inoltre, il Corpo è componente fondamentale del servizio nazionale di protezione civile e, in relazione
alle normative vigenti, ha l’onere di farsi carico delle macro emergenze derivanti dal rischio sismico,
vulcanico, idrogeologico, alluvionale ecc. (circa l’80-90% delle forze totali immediatamente approntate); a
tale riguardo è appena il caso di sottolineare il preoccupante livello di fragilità del territorio nazionale,
peraltro documentato dal rapporto Ispra che evidenzia come il 93,9 dei comuni italiani siano a rischio
frane, a rischio di fenomeni alluvionali e/o esposti a erosione costiera.
Il vigile del fuoco svolge interventi tecnici molto complessi e professionali che, per la loro natura, sono
contraddistinti e caratterizzati dall’elemento dell’immediatezza; ma la proverbiale preparazione e il
riconosciuto senso del dovere degli operatori del Soccorso, ancorché fondamentali, non saranno in grado
di rispondere alle sfide che ci attendono se, in tempi celerissimi, non si prevedranno sostanziali incrementi
di personale e altre iniziative legislative, (come ad esempio una deroga della procedura autorizzativa del
turnover, velocizzazione dello scorrimento delle graduatorie dei concorsi interni, pubblici e procedure
speciali, velocizzazione assunzioni personale amministrativo da altre graduatorie del pubblico impiego),
finalizzate a incrementare quel “capitale umano” che è e resta la risorsa più importante del Corpo e dei
cittadini.
Egregi,
pur consapevoli delle tante criticità e necessità del Paese, con il presente documento intendiamo
esprimere una forte preoccupazione, nella speranza che le SS.LL., con un atto di grande responsabilità,
vogliano valutarne i contenuti nell’esclusivo interesse dei cittadini degli operatori della sicurezza e del
Paese tutto.
Distinti saluti.
Il Segretario Generale

PINTI

2024.03.04 comunicazione PIAO 2024_2026_