CAMBIAMENTI CLIMATICI. INVESTIRE NEI VIGILI DEL FUOCO PER NON FARSI TROVARE IMPREPARATI

Per fronteggiare gli impatti dei cambiamenti climatici le risorse destinate ai Vigili  del Fuoco devono essere considerati un investimento e non un costo. Resoconto dell’incontro con il Ministro dell’Interno Lamorgese.

Per la UIL PA VVF va compreso per tempo l’impatto che gli sconvolgimenti climatici avranno sull’intera popolazione ed il ruolo di assoluta centralità che, in un simile contesto, rivestono i Vigili del Fuoco, così come dimostrato nell’affrontare con professionalità, efficienza ed efficacia tutte le recenti calamità che stanno flagellando l’Italia.

Occorre dunque investire maggiori risorse per valorizzare la formazione e l’alta specializzazione che il Corpo Nazionale è in grado di offrire. Le risorse destinate ai Vigili del Fuoco non possono e non devono essere considerate un costo, ma un investimento sia in termini quantitativi che qualitativi, pertanto in un simile contesto i Vigili del Fuoco sono in grado di incidere sia direttamente che indirettamente, anche sul Prodotto Interno Lordo e quindi vanno impegnate allo scopo anche le risorse previste nel P.N.R.R..

Lo abbiamo sostenuto anche in questa occasione. Servono risorse aggiuntive sia per procedere ad un correttivo al riordino, che per consentire l’applicazione dell’aumento retributivo del 4,27% su una base di calcolo che sia comprensiva degli incrementi stipendiali derivanti dal Fondo per la valorizzazione dei Vigili del Fuoco.

Per quanto riguarda invece l’emergenza pensioni, abbiamo ribadito la nostra richiesta di un necessario intervento di equità contributiva e giustizia sociale, nell’ambito delle risorse di cui all’articolo 27 della bozza di legge di bilancio 2022, applicando ai Vigili del Fuoco il coefficiente massimo di trasformazione indicato per il pubblico impiego, al momento di accedere al pensionamento per sopraggiunti limiti di età. Il Fondo ha infatti una dotazione pari a 20 milioni di euro per il 2022, 40 milioni per il 2023 e 60 milioni a decorrere dal 2024, di cui almeno il 50% destinato a forme pensionistiche complementari.

Di certo avremmo maggiormente apprezzato la previsione in legge di bilancio della maggiorazione dei 6 scatti, abbiamo quindi dovuto chiedere al Ministro di farsi carico di proposte emendative, che non esiteremo a promuovere e sostenere.

Rispetto al potenziamento di organico da noi richiesto, abbiamo apprezzato il piano straordinario predisposto dall’Amministrazione relativamente all’apertura dei distaccamenti rurali che in fase emendativa potrebbe trovare riscontro in 750 unità Vigili del Fuoco e 650 unità specialisti, personale amministrativo e direttivo, ma il cammino è ancora lungo e sarà nostra cura tenervi costantemente aggiornati.

15112021 Resoconto incontro con il Ministro dell’Interno