MOBILITÀ. AMMINISTRAZIONE AMMETTA ERRORE E COLLABORI CON SINDACATO PER REVISIONE NORMATIVA

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Per la UIL PA VVF sulla mobilità l’Amministrazione non poteva non sapere! Elisoccorritori. Si valorizzi il personale sia da un punto di vista economico che delle mansioni. Subito risposta per le progressioni di carriera.

Davanti all’Amministrazione che continuava a ribadire che il problema dell’obbligo di permanenza di due anni nella sede di prima assegnazione è un problema solo normativo, la UIL PA VVF ha dovuto rimarcare come, in realtà la politica non può aver agito da sola e pertanto è evidente che un simile provvedimento non può che essere stato suggerito dalla stessa Amministrazione, abbiamo quindi chiesto di riconoscere, con la dovuta umiltà, l’errore commesso e di collaborare con il Sindacato nel rappresentare al Governo tutte le criticità che derivano da questa norma irrazionale, che ha fatto saltare l’equilibrio delle mobilità che ha funzionato per anni.

La UIL PA VVF lo ha evidenziato nelle varie riunioni e nelle varie commissioni parlamentari, la riduzione da cinque a due anni è migliorativa ma non risolutiva del problema!

Dopo aver rappresentato che sussistono criticità non solo legate al personale lontano centinaia di chilometri da casa costretto ad affrontare costi di vitto ed alloggio talvolta insostenibili, ma anche al venir meno del presupposto della maggiore anzianità quale criterio fondamentale e garanzia di imparzialità, contro quelle situazioni di forte penalizzazione che sono evidenti, l’Amministrazione continuava a negare con caparbietà la sussistenza di situazioni di scavalco.

Abbiamo così apprezzato l’apertura del Capo del Corpo nell’avviare una ricognizione sul dato della residenza, la UIL PA VVF ha tuttavia evidenziato che tale soluzione avrebbe generato un dato falsato, perché le aspirazioni di trasferimento non possono essere circoscritte ai soli residenti, pertanto abbiamo chiesto che l’Amministrazione si faccia carico di una vera e propria ricognizione di mobilità dei Vigili con anzianità minore dei due anni, in modo da valutare correttamente le aspirazioni del personale rendendo ancora più evidenti quelle situazioni di scavalco.

Per quanto riguarda invece l’ipotesi avanzata da altre sigle, di bloccare le assegnazioni ai comandi da Bologna in giù (in particolare Chieti e Foggia), la UIL PA VVF ha rappresentato che questa soluzione sarebbe stata accettata esclusivamente nell’ambito di una mobilità aperta anche a chi ha meno di due anni, in caso contrario sarebbe stato solo un palliativo non risolutivo e che avrebbe messo in difficoltà quei comandi,  abbiamo dunque ribadito la necessità che Capo del Corpo e Capo Dipartimento collaborino con la UIL PA VVF per fare le necessarie pressioni sulla politica al fine di modificare con urgenza una norma inaccettabile.

Per gli elisoccorritori la posizione della UIL PA VVF è chiara: Questo personale va valorizzato sia nell’ambito del soccorso che in tutte quelle attività e mansioni comunque collegate al soccorso e questo in quanto non si sono creati i presupposti per una scelta pienamente consapevole e ponderata, inoltre per noi  l’Amministrazione deve dare una risposta, senza penalizzare il personale generico, agli elisoccorritori che avrebbero potuto partecipare alle progressioni di carriera, ma si trovano invece a dover subire lo sbarramento del sovrannumero.

Ci sono state date garanzie che per i passaggi di qualifica a Capo Squadra ed Ispettore per gli specialisti, verrà inviata a breve una bozza per le opportune valutazioni da parte delle OO.SS..

In chiusura l’Amministrazione ci ha comunicato che il 92° corso dovrà partire non oltre il 15 novembre e sarà composto da 800 unità, si attende e si sta sollecitando la conclusione dell’iter autorizzativo.

Resoconto riunione 15092021