Questa la nostra posizione al tavolo di confronto sul tema delle assunzioni. Riteniamo comprensibile una limitazione della capienza delle S.C.A. correlata al rischio sanitario, ma non comprendiamo invece le ragioni per cui lo stesso rischio sia gestito in maniera difforme nelle altre sedi di servizio del territorio nazionale, dove le disposizioni in materia risultano molto meno riduttive.
Il rischio di vedere fortemente ridotta la capacità operativa del Corpo Nazionale è serio e concreto, pertanto occorre agire adottando quelle opportune e necessarie soluzioni, anche attraverso il coinvolgimento dei poli territoriali, al fine di mantenere inalterato il numero dei corsi di accesso, in considerazione di un dato che non può essere trascurato, ovvero quello del consistente numero di pensionamenti previsti per la fine del corrente anno e nel corso di tutto il 2021. In sintesi, l’impatto negativo della diluizione dei corsi determinerà forti sacche di carenza di organico, difficilmente gestibili.
Nel corso dell’incontro abbiamo ricordato la vertenza ancora in atto, soprattutto per quanto concernente gli impegni assunti dal vice Ministro nel corso della procedura di conciliazione rispetto al gravoso problema del blocco della mobilità e, più in generale, della rivendicazione della Uil PA Vigili del Fuoco rispetto ad una nuova legge delega con lo stanziamento di opportune risorse necessarie a sanare una riforma dell’ordinamento che è risultata estremamente penalizzante dal punto di vista della valorizzazione dei Vigili del Fuoco, anche dal punto di vista delle progressioni di carriera. A riguardo poi delle procedure di mobilità abbiamo ribadito la necessità di un congruo preavviso, dal momento che il personale ha stipulato contratti di locazione e che viene puntualmente ad essere ulteriormente penalizzato dalla mancanza di date certe
Abbiamo inoltre ricordato che l’Amministrazione non può disapplicare i contenuti dell’Accordo Integrativo del 19 aprile 2016 ai cui contenuti deve ritenersi vincolata e a dirlo non è solo la Uil PA Vigili del Fuoco, ma la stessa Giustizia Amministrativa. Non possiamo continuare ad assistere ai continui tentativi di riduzione o negazione dei diritti dei lavoratori, come il paradosso di voler allontanare i lavoratori “beneficiari” della legge 104 dalle sedi più vicine al luogo dove prestano assistenza.
Dall’Amministrazione ci aspettiamo pertanto soluzioni concrete a salvaguardia della funzionalità del Corpo, dei diritti dei lavoratori e delle legittime aspettative di coloro i quali sono in attesa dell’agognata assunzione.
In allegato il prospetto riepilogativo presentato dall’Amministrazione per quanto concerne i corsi di formazione, le mobilità ed i bandi di concorso. Sarà nostra cura tenervi informati di ulteriori sviluppi.
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