Specialisti. Per noi punto di partenza per riaffermare il ruolo del Corpo. Di seguito il resoconto di riunione.
Per noi della UIL PA Vigili del Fuoco prima ancora di parlare di cifre, si doveva stabilire un principio, basato su criteri oggettivi, validi per tutti e largamente condivisi dalle organizzazioni sindacali e solo successivamente si sarebbe potuta fare ripartizione delle risorse.
I criteri di stabiliti dall’accordo del 22 novembre 2004 non sono sufficientemente definiti per poter rappresentare una idonea base di calcolo e l’Amministrazione non ha mai avviato un tavolo di confronto per individuare le particolari responsabilità.
Per noi non è assolutamente possibile di togliere a chi non ha quanto merita per far confluire poi risorse a chi comunque, continuerebbe ad avere meno di quanto gli è dovuto.
L’Amministrazione deve comprendere che le risorse umane sono la forza propulsiva del Corpo Nazionale ed in particolare le specializzazioni che, rappresentando il fiore all’occhiello dei Vigili del Fuoco, le eccellenze del Corpo, che sono in grado di essere forza motrice per riaffermare il ruolo unico ed indispensabile nel panorama non solo della sicurezza del Paese, ma anche del Sistema Nazionale della Protezione Civile di cui ne è la colonna portante, consacrando così la specificità dei Vigili del Fuoco, troppo spesso offuscata da penalizzanti similitudini con altri Corpi dello Stato.
Abbiamo affermato che l’accordo non può prescindere da come si intendono ripartire quelle risorse stanziate nel Fondo di Valorizzazione.
