EMERGENZA COVID VENEZIA

EMERGENZA COVID VENEZIA

in data 04/12 u.s. (dalle ore 20.00 alle 08.00), un VP del turno C di Mira è assente dal servizio poiché risultato positivo al Covid-19, successivamente presso la sede di Mestre vengono effettuati dal medico del Comando, i tamponi rapidi al resto della squadra (4 unità in tutto), fortunatamente tutti sono risultati negativi al contagio. Al loro rientro in sede a Mira, viene disposto di inviare un’unità operativa VP-VV di rinforzo per completare la squadra di soccorso.

In considerazione della presenza “operativa” del distaccamento VV di Mirano (dalle 20.00 alle 08.00) del 04/12 u.s., vogliamo comprendere le ragioni che hanno determinato questa scelta di inviare ugualmente il rinforzo a Mira; l’attuale crisi pandemica che stiamo vivendo, richiederebbe di limitare gli spostamenti di personale da una sede ad un’altra, e di applicare quanto disposto dalla nota del DIPCNVVF 18085 del 16-10 u.s., in riferimento all’invio di personale di rinforzo: Le sostituzioni tra le sedi, anche dette “rimpiazzi”, dovranno essere limitate ai casi in cui non si possa ricorrere alla efficace copertura territoriale da parte del Comando attraverso i distaccamenti tra loro limitrofi, anche in caso di assenze improvvise. Tale copertura dovrà tenere in considerazione sia la riduzione dei tempi di percorrenza stradale che la pianificazione di utilizzo di partenze ridotte alle quali possono essere aggregate altre squadre con il personale necessario per la gestione di interventi più complessi. Con la presenza operativa dei VV di Mirano, vogliamo comprendere per quali motivazioni siano state tralasciate le disposizioni pervenute direttamente dalla Direzione Centrale del CNVVF.

Per quanto concerne il distaccamento di Mira la situazione è piuttosto critica, ci sono 4 unità su 7 in turno A in quarantena preventiva, non è da escludere (o sottovalutare) la presenza di un focolaio in atto, ragion per cui chiediamo di sottoporre tutto il personale della sede ai test antigenici rapidi, secondo quanto disposto dalla nota del DIPCNVVF n. 20895 del 27-11-2020: Tenuto conto che il test molecolare rappresenta al momento il test più affidabile per sensibilità e specificità, il test antigenico rapido non intende essere un’ alternativa, ma uno strumento aggiuntivo strategico il cui utilizzo trova indicazione in tutti quei casi in cui vi sia la necessità, a seguito di un caso positivo, di intercettare rapidamente (contact-tracing) tutti i possibili contatti tra il personale VF.

Altresì, bisogna provvedere ad equipaggiare il distaccamento di Mira (e tutte le altre sedi distaccate), ancora sprovviste dello strumento facciale di rilevazione della temperatura già attivato presso la sede di Mestre.

Comandante in un turno di servizio dove su 7 unità, 4 si trovano in quarantena preventiva, bisogna cominciare a porsi delle domande, qualcosa non ha funzionato a dovere: il rispetto delle regole del distanziamento, il corretto utilizzo delle mascherine chirurgiche nelle sedi di servizio, l’adeguata aerazione dei locali della caserma, la sanificazione programmata delle sedi mediante gli strumenti di ionizzazione, non sono misure facoltative lasciate alla libera interpretazione del singolo preposto, ma strumenti fondamentali per garantire la sicurezza e la salvaguardia di tutti.

In attesa di Vostro riscontro, si coglie l’occasione per rivolgere i nostri più Cordiali Saluti.

Il Segretario Provinciale UIL PA VVF Venezia                                                                                                                                                                                Il Segretario Regionale UIL PA VVF Veneto
Luigi Losito                                                                                                                                                                                                                                              Davide Meli

gestione emergenza covid-19